venerdì 15 gennaio 2016

Sostenibilità, casa passiva e legno: casa in legno

Ultimamente anche nel nostro paese, all’interno dell’ambito delle nuove costruzioni, si stanno diffondendo le case in legno. Questo principalmente perché si presenta come un’alternativa veloce e spesso economicamente conveniente rispetto alle tecnologie tradizionali, ma anche perché rientra in quel gran calderone dove convoglia tutto ciò che si può definire ecosostenibile.
Cerchiamo dunque di conoscere meglio questo materiale dalle molteplici qualità.



In molti ambiti geografici e conseguentemente culturali gli edifici in legno sono diffusissimi e costruttivamente articolati; gli esempi sono infiniti, le case norvegesi, le case italiane di S. Francisco, la casa giapponese, i palazzi reali cinesi ecc. Nell’immaginario collettivo degli italiani invece la casa in legno ha da sempre coinciso con la baracca, la casa provvisoria, la casa in “stile alpino”.
In Italia l’uso del legno in edilizia, fatto salvo alcune eccezioni, è da sempre limitato e ha rivestito un ruolo complementare alla muratura di pietra; usato massimamente per la realizzazione degli elementi secondari: solai intermedi e di copertura. Maggiormente diffuso è l’uso del legno nell’area alpina, in quest’area la presenza di legno negli edifici è antica e strettamente relazionata al territorio in funzione della quota con profonde differenze architettoniche e costruttive fra una valle e l’altra.
Oggi però le case in legno suscitano un nuovo interesse, le nuove tecniche costruttive si sono dapprima affermate in modo particolare nell’area alpina accanto a quelle radicate nella tradizione; nel resto d’Italia si è assistito ad un crescente interesse per le costruzioni in legno per la realizzazione di abitazioni, di edifici per il terziario e per le grandi coperture.

Le prerogative principali della costruzione in legno sono:
- sostenibilità, perché questi edifici sono realizzati con materiale naturale e rinnovabile che minimizza l’impatto sulle matrici ambientali aria acqua e suolo;
- rapidità di esecuzione;
- ottimizzazione delle condizioni di comfort interno in rapporto al consumo energetico, reso possibile grazie alle soluzioni costruttive che prevedono l’uso di sistemi di isolamento termico e acustico;
- leggerezza del materiale ed elevata capacità portante
- possibilità di realizzare connessioni a secco che favoriscono i trasporti del materiale e il preassemblaggio dei componenti con la conseguente riduzione dei tempi di cantierizzazione.
Per queste motivazioni il mercato delle case in legno in Italia è in continua crescita; alla luce degli ultimi risultati si stima che alla fine del 2015 la quota di mercato delle case in legno sarà del 15% sul totale delle case nuove costruite.
I sistemi utilizzati oggi in Italia sono: il sistema a pannelli massicci di tavole incrociate (Xlam), il sistema a pannelli intelaiati (sistema a telaio), questi due sono i sistemi più utilizzati secondo le statistiche di mercato, con un impiego del 45% ciascuno, segue il sistema blockbau e il sistema a travi e pilastri.

Molto diffuso oggi in Italia è il sistema costruttivo Xlam. L’elemento costruttivo base, il pannello, è ottenuto sovrapponendo in maniera incrociata tre o più strati di tavole tra loro collegate con colla, chiodi di alluminio, perni lignei lisci o filettati. La correlazione con gli altri elementi avviene attraverso squadrette metalliche, viti, ganci o giunti scorporati a coda di rondine. I pannelli possono essere lasciati a vista, intonacati, rivestiti con qualsiasi materiale posto direttamente a contatto o su una griglia di supporto. Buone le capacità portanti di questi pannelli che consentono di costruire edifici di una certa altezza.


L’attuale sistema a pannelli intelaiati è una diretta derivazione del platfrorm frame di cui ha le caratteristiche genetiche. I pannelli sono realizzati con un telaio leggero fatto di segati che ingloba l’isolante ed è finito sulle due facce con lastre di compensato. A seconda delle finalità e del grado di prefabbricazione che si vuole raggiungere il pannello intelaiato può essere attrezzato con gli impianti e parzialmente o totalmente finito con serramenti e finiture interne ed esterne. Spesso questi pannelli, proprio perché sono al loro interno intelaiati e quindi hanno una precisa configurazione, sono attrezzati agli impianti, nel senso che hanno al loro interno le canalizzazioni nelle quali, una volta avvenuta la correlazione, passeranno le reti impiantistiche. I pannelli vengono poi stoccati, successivamente portati in cantiere e posti in opera.

Il nuovo blockbau si riferisce al sistema tradizionale a tronchi sovrapposti. L’innovazione è data dall’uso delle macchine a controllo numerico e dal tipo di legno usato che non è più massello, ma è ottenuto con l’incollaggio di due, o tre o più segati: esempi in tal senso sono il bi-lama e il tri-lama. Le macchine a controllo numerico consentono, poi, di fare giunti e nodi raffinati e precisi che richiedono, in fase di costruzione, solo operazioni di montaggio e di giustapposizione senza ulteriori aggiustamenti. Gli elementi sono lavorati al bordo in modo da combaciare, consentendo di erigere l’edificio con estrema facilità, senza però la flessibilità costruttiva riscontrabile nei sistemi a pannelli portanti intelaiati o a Xlam.
Il sistema costruttivo a travi e pilastri è basato sull’uso di elementi costruttivi funzionali in legno massello o lamellare che costituiscono l’ossatura portante dell’edificio. La tamponatura delle maglie dello scheletro è realizzata con differenti sistemi che possono prevedere la realizzazione in opera o l’impiego di pannelli preassemblati in officina. Il sistema permette, al contrario dei pannelli, una grande flessibilità d’uso dell’edificio, in quanto la puntualità degli elementi portanti consente la massima fruizione dello spazio e quindi la massima libertà nel posizionamento delle pareti interne in genere realizzate in cartongesso o pannelli in legno.

Molte aziende, per velocizzare ancora di più il processo di costruzione, offrono dei pacchetti chiavi in mano su case “da catalogo”, già studiate e standardizzate in cui la personalizzazione è limitata spesso alla sola scelta delle finiture. Questo ha portato a pensare che le case in legno siano un po’ tutte uguali e abbiano l’aspetto “da prefabbricato” oppure che abbiano un aspetto un po’ nordico, che mal si addice al nostro territorio italiano. In realtà si può costruire su progetto anche con il legno, esattamente come con materiali tradizionali (come vedremo quando parleremo delle nostre esperienze con il legno).

Se è la sostenibilità ambientale l’obiettivo di una nuova casa c’è sempre da considerare che la sola scelta di un materiale non basta, tutto il progetto deve essere pensato per perseguire tale finalità, disposizione degli spazi, delle aperture, impianti, coibentazione, tutto deve essere studiato per ridurre l’impatto ambientale aumentando le prestazioni energetiche e minimizzando le dispersioni e il consumo di energia.


Immagini da Google image




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