martedì 8 settembre 2015

Architetto: i falsi miti (parte 1)

Più parlo della mia professione in giro più mi accorgo che la figura dell'architetto risiede, sconosciuta e misteriosa, nell'immaginario collettivo come un essere mitologico. Come gli unicorni e le sirene, creature fantastiche ed affascinanti ma dalle abitudini oscure, così ecco l'architetto: l'essere mezzo artista e mezzo ...boh!

Per questo ho deciso di stilare un elenco di affermazioni realmente sentite, anche se potranno non sembrare vere, per cercare di fare un po' di chiarezza.




Per cominciare:

1) "ma architetto di interni o di esterni?" Puntualissima alla frase "sono architetto" segue sempre la fatidica domanda. Ma chi ha divulgato questa cosa in giro? Chi l'ha detto che gli architetti si dividono categoricamente in questi due gruppi? Innanzitutto sì, esistono gli architetti di interni, separati da una linea sottilissima dagli interior designer. Costoro si occupano principalmente del progetto degli interni per l'appunto, e possono anche non essere architetti (ci sono gli arredatori per esempio, che sono un’altra figura ancora, ma adesso non vorrei fare troppa confusione). Gli architetti di esterni potrebbero essere forse i paesaggisti, gli architetti del verde, che si occupano della definizione degli spazi esterni, dei giardini, delle piante da collocarvi e dei percorsi. Ma a questo punto la casa, la sua distribuzione, i volumi, i prospetti chi li fa? Ecco appunto li facciamo noi, gli ARCHITETTI E BASTA. Che per formazione ed esperienza seguiamo il progetto in ogni sua fase partendo dal cliente, dal controllo delle norme e della legislazione, dalla predisposizione  del progetto casa, che parte dalle fondamenta per arrivare alla scelta dei battiscopa, e ancora seguiamo la direzione del cantiere e il coordinamento delle imprese.


2) "l'architetto è una cosa (?!) per ricchi" Non sapevo neanche di essere "una cosa", figuriamoci se potevo mai immaginarmi di essere un oggetto di lusso. Detto ciò la figura di un tecnico non è sempre facoltativa, diventa OBBLIGATORIA ad esempio per poter presentare una pratica edilizia! E' ovvio che stiamo parlando di immobili, quindi di beni costosi, che necessitano di un budget di un certo tipo, indipendentemente dalla parcella del progettista. Chiarito questo, all'interno delle spese per una casa, la voce architetto non rappresenta certo la più onerosa! L’architetto ha il compito di controllare la contabilità dei lavori, impedendo che sia l'impresa stessa a fare i conti da sola; ha il compito di organizzare il lavoro, facendovi risparmiare una grossa fatica in termini sia economici che di tempo. L'onorario del progettista, di solito è calcolato in percentuale all'importo dei lavori, quindi assolutamente proporzionato a ciò che state costruendo; inoltre il suo compenso deve essere stabilito a monte del lavoro e inserito in un contratto obbligatorio per legge, in modo tale che non si passi il tempo a pensare “Oddio quanto mi costerà!” e non si abbiano sorprese.





3) "ma la casa non la disegna l'ingegnere?"  Passando sopra alla storica faida tra architetti e ingegneri, la verità è che serve l'architetto tanto quanto l'ingegnere. L'architetto decide estetica e distribuzione funzionale (per farla molto breve) mentre l'ingegnere progetta la struttura, calcolando la dimensione degli elementi portanti del fabbricato. Insomma il mitico "inge" si assicura che la vostra bella casetta, progettata dal vostro architetto, "stia su". Io sono dell'idea che non si può far bene tutto, ognuno deve avere il proprio compito e farlo a regola d’arte; mi terrei alla larga dai tuttologi. La divisione delle competenze in un cantiere è importantissima.



4) "non mi serve l'architetto, l'impresa ha detto che fa tutto lei"    Spesso si commette quello che, a mio parere, è un errore contattando direttamente un'impresa edile per farsi fare un preventivo per la ristrutturazione della propria casa. In genere si mostra l'immobile in questione, si descrivono i lavori che più o meno si hanno in mente di fare, si accettano consigli e si chiede una stima dei costi sulla base di quelle che sono, a tutti gli effetti, solo chiacchiere. L'impresa quindi vi butterà lì un prezzo medio a mq, basandosi sulla propria esperienza. Non c’è da stupirsi se poi i costi lieviteranno man mano che si andrà definendo il progetto durante la prosecuzione dei lavori! Il mio consiglio quindi è quello di rivolgersi subito ad un professionista di fiducia che vi spieghi in modo chiaro e dettagliato tutti gli step che dovrete affrontare. Solo dopo che questi abbia eseguito un rilievo dell'immobile, redatto un progetto, formulato un computo metrico con l'elenco delle lavorazioni e delle quantità si potranno affrontare le imprese, a cui richiederete preventivi ed eventuali voci mancanti. 
Il vostro progettista poi potrà affiancarvi durante il cantiere come direttore lavori, coordinando le maestranze e tenendo sotto controllo la contabilità. 
Questo per quanto riguarda una ristrutturazione, se invece state per costruire la casa dei vostri sogni da zero potrebbe capitarvi che un'impresa vi venda il pacchetto completo (lotto+progetto+costruzione). Controllate che le eventuali modifiche per personalizzare la casa non sforino il costo pattuito. Inoltre spesso i progetti fatti prima della vendita del lotto sono eseguiti solo come indicazione generale delle quantità costruibili, per far capire al potenziale cliente, a grandi linee, la tipologia di casa che può essere realizzata. Sarebbe meglio, una volta capito che le quantità volumetriche realizzabili facciano al caso vostro, approfondire la progettazione personalizzandola e controllando la classificazione dei locali.


to be continued



P.S.: Chiedo scusa a quei lettori che riconosceranno le proprie parole nelle affermazioni precedenti, siatene orgogliosi, mi siete stati di grande ispirazione!

Spero che questo post sia di aiuto a coloro che hanno in mente di modificare o realizzare la propria casa, per farli diventare dei clienti soddisfatti! 

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